La Scuola di Restauro

I corsi di studio per il conseguimento del Diploma accademico a ciclo unico della Scuola di Restauro hanno l’obiettivo di formare restauratori di beni culturali secondo profili specifici come da normativa.

In particolare i Diplomi Accademici a ciclo unico quinquennale in RESTAURO sono i seguenti due:

  • PFP1 – Materiali lapidei e derivati, superfici decorate dell’architettura.
  • PFP2 – Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile. Manufatti scolpiti in legno. Arredi e strutture lignee. Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti.

I diplomati  devono conseguire una formazione specialistica, attraverso l’acquisizione di una cultura che si fondi sulla conoscenza approfondita delle tecniche e delle metodologie del restauro, basata sullo studio di:

  • discipline scientifiche di base applicate al restauro come chimica, fisica, biologia, geologia;
  • approfondimento delle tecniche del disegno e di ricostruzione grafica finalizzate alla documentazione secondo le norme vigenti;
  • discipline teoriche e storico-artistiche, della storia delle tecniche nonché delle metodologie di documentazione;
  • tecniche esecutive, materiali artistici, procedimenti e tecnologie;
  • metodologia di indagine diagnostica;
  • discipline giuridiche inerenti la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, legislazione per la sicurezza;
  • fondamenti di economia, management e gestione delle imprese;
  • tecnologie informatiche e multimediali applicate alla tutela e al restauro;
  • moderne metodologie di manutenzione e restauro;
  • storia e teoria del restauro;
  • informatica e lingua inglese, quali conoscenze di base.

Le Accademie oltre alla didattica laboratoriale in sede organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, stages, cantieri-scuola e tirocini  per concorrere al conseguimento delle specifiche professionalità e competenze teoriche e pratico – operative, definendo, per ogni corso di studio, specifici modelli formativi corrispondenti ai profili professionalizzanti definiti dalla normativa vigente. Il Restauratore di beni culturali dovrà essere in grado di:

  • Effettuare un esame preliminare del bene attraverso la raccolta delle fonti storiche e documentali, lo studio delle tecniche esecutive e materiali costitutivi dell’opera, l’analisi dello stato di conservazione, delle cause del degrado e sue interazioni con l’ambiente;
  • Redigere progetto sia preliminare che definitivo, comprensivo di eventuali aggiornamenti in corso d’opera e della redazione della scheda tecnica secondo la normativa di settore;
  • Effettuare l’intervento di restauro con tutte le sue fasi esecutive, comprensive dell’assistenza alla realizzazione di indagini diagnostiche, dell’allestimento di laboratorio e cantieri, della direzione lavori, del monitoraggio nell’ambito di piani di manutenzione, dell’assistenza ed eventuali operazioni di movimentazione;
  • Predisporre la documentazione di tutte le fasi lavorative, comprensiva della redazione di schede tecniche e della relazione finale e del successivo programma di manutenzione ordinaria;
  • Partecipare a programmi di ricerca e svolgere attività didattiche e divulgative;
  • Intervenire in situazioni di emergenza, attivando le opportune azioni nelle situazioni di catastrofe, gestire team di lavoro anche sotto il profilo giuridico ed economico, collaborando con le figure professionali specifiche del settore.